L’Arena

Ideato dall’architetto Luigi Canonica, l’ampio anfiteatro a forma ellittica venne costruito nel 1806, utilizzando materiali di recupero ricavati dalle demolite fortificazioni del Castello Sforzesco. Il grande stadio civico, inaugurato da Napoleone Bonaparte nel 1807, ospitava fino 30.000 spettatori e fu teatro, durante la dominazione francese, di numerosi spettacoli all’aperto. Ospitò anche negli anni successivi cerimonie e manifestazioni con fuochi di artificio. Si ricordano in particolare le appassionanti naumachie, battaglie navali che richiedevano l’allagamento dell’interno dell'arena con l’acqua del Naviglio. Nel muro esterno dell’edificio, si aprono quattro porte monumentali, la porta Trionfale a sud-est, la porta Libitinaria, che prende il nome dai “libitini“ o becchini, incaricati di portare via i gladiatori morenti dagli anfiteatri romani, a nord-est, la porta delle Carceri, fiancheggiata da due torri, a nord-ovest e la Loggia Reale o “Pulvinare“ a sud-ovest, aperta verso gli spalti da una solenne loggia con colonne di granito rosa e capitelli di ordine corinzio.