I Torrioni di Santo Spirito e del Carmine

Voluti da Francesco Sforza per rafforzare il lato verso città e costruiti dall’architetto Bartolomeo Gadio nel 1452, i torrioni in serizzo a burchioni costituirono un elemento piuttosto originale nel panorama lombardo. Furono molto apprezzati e vennero sempre citati da visitatori nobili della città e da ambasciatori come un elemento caratterizzante dell’antico maniero. Composti di sei sale coperte a volta, ospitarono anche prigioni. Ribassati già nel Cinquecento e poi durante l’insurrezione contro gli Austriaci del 1848, le torri devono l’attuale copertura ai restauri del Beltrami che li riportò all’altezza originaria, utilizzando i disegni del 1800 del Genio Militare francese. Il Torrione del Carmine, per alcuni anni adibito a serbatoio dell’acqua potabile, ospita oggi la Biblioteca d’Arte.